martedì 5 gennaio 2010

la vita (disegno preparatorio)

quello vero è diverso. l'albero è più grande, ti fa venire voglia di seppellirtici dentro e rimanere lì, in vortice di colori, sogno nel sogno - a sbirciarla di nascosto, la vita.
ma qui, nella preparazione della vita, non c'è bisogno di nascondersi e proteggersi, e puoi ballare coi musici.
exceptis admodum paucis ceteros in ipso vitae apparatu vita destituat perchè prepararla, la vita, è quasi più emozionante che viverla sul serio: nessuno (o quantomeno admodum pauci) vuole smettere di sognare per trasferirsi nella realtà.
ma se decidi di ritirarti in un sogno, in un quadro di chagall, dev'essere una scelta definitiva. dopo una catastrofe del genere, per rimettere le cose a posto ci vuole parecchio.
stand-by.
tanto, tra un po', si torna a casa.

1 commento:

  1. Appena seppi solamente che esistevo,
    e che avrei potuto essere, continuare,
    ebbi paura di ciò, della vita,
    desiderai che non mi vedessero,
    che non si conoscesse la mia esistenza.
    Divenni magro, pallido, assente,
    non volli parlare, perchè non potessero
    riconoscere il suono della mia voce
    non volli vedere perchè non mi vedessero.
    Camminando mi strinsi contro il muro,
    come un'ombra che scivoli via.
    Mi sarei vestito di tegole rosse, di fumo
    per essere lì, invisibile,
    essere presente a tutto, ma lungi,
    conservare la mia idendità oscura
    legata al ritmo della primavera.

    P. Neruda

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