sabato 2 gennaio 2010

dichiarazione di poetica, manifesto

voglio far vivere. far resuscitare cose, come Cristo che rinasce quando piove col sole. voglio scrivere, perchè i pensieri premono le tempie e la malinconia creatrice dev'essere condivisa.

è evidentemente il periodo, la magia arcana nata da secoli di ardore fedele che ancora non siamo riusciti a distruggere - le speranze altrui sono un sentiero per l'iperuranio.
ma questa volta nuoto, invece che saltellare, e noto a rana, per annullarmi in istanti liquidi e ritrovare me stessa in bollicine traslucide. in questo pallore opalescente, indolente, sognante, mi sento spiata. è strano, di solito l'attenzione va rubata, strappata a forza: è quello che faccio con le risatine, gli urli, le storie. si raccatta interesse e lo si tiene sotto controllo, nello stesso momento.

nuoto nel vasto mare dell'essere, cercando corrispondenze tra le cose - e le esprimo in simboli incomprensibili, unione perfetta di corporeità e spiritualità, natura e soggetto, specchio dell'Assoluto. non importa, in fondo, se sono incomprensibili: voglio urlare cose che gli altri non devono, in realtà, sapere - se le dico e non capiscono va bene.

la Realtà? è pensiero, sogno, emozione. venite con me a rubare sogni ai bambini, ad ascoltare il respiro del mondo: vi seguo, ma dovete continuare a raccontare, al ritmo delle onde.

2 commenti:

  1. Nuota, continua a nuotare nel mare dell'essere. Quando sarai stanca, e ti poserai sulla riva lasciati asciugare dalla luce del sole e poi regala al mondo ciò che hai visto. Ridendo, urlando,raccontando storie, imponiti. Trova il modo di comunicare ciò che sai, perchè è questo l'unico scopo delle menti geniali come la tua. Melensa me, as always.
    Sara

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  2. sai? adoro la tua melensaggine.

    sarei onorata di averti come compagna di viaggio, ma cherie.

    grazie.

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