sabato 27 agosto 2011

stato di eccitazione permanente

tempismo perfetto, come al solito.
(e ora c'è qualcosa di vagamente fastidioso, di scorretto. qualcosa che mi fa fare un salto sulla sedia ogni due pensieri.)

d'altronde, sono io.
e poi chi sono, io?
io che mi perdo tra milioni di parole buttate giù a caso, per necessità quasi fisica, perchè "per te scrivere è come fare la cacca", senza ordine, solo per purgarmi lo spirito da residui di pensieri,
tossici oltre ogni dire.
io che gioco a fare il personaggio letterario, e che in realtà sarei capacissima di vivere questa vita senza alcun problema, se solo non volessi sempre strafare. e giocare a fare quella interessante.
io che sto zitta in un angolo perchè ho paura che gli altri non mi considerino - perchè come in tutti gli esami, l'alternativa è 30 o non lo passo.

gli altri... forse è vero che sono un'egocentrica altezzosa e snob,
io che credo che la gente sia a un livello leggermente inferiore, e che di media abbia torto.
io che credo di capire sempre tutto, e di essere almeno un paio di passi avanti.
io che liquido i pensieri altrui con un'alzata di sopracciglia,
e che divido il mondo in persone interessanti e l'altra gente.
è per questo che la cosa che mi inquieta di più
è pensare a quante vite ci sono.
a quanti pensieri, intrecci, speranze, relazioni, progetti, preoccupazioni, lampi di genio, rimpianti squallidi, moti di orgoglio, a quanta rabbia, a quanto amore, a quanta energia c'è in ciascuno dei mille volti insignificanti che mi circondano ogni momento.

giovedì 25 agosto 2011

"peut-être."

"je ne sais pas, mais..."

mi innamoro delle maschere perchè spero che servano davvero a nascondere qualcosa.