domenica 30 gennaio 2011

spigoli

stupidi spigoli.
forse dovrei ricoprirmi di gommapiuma, prima di entrare in contatto col mondo.
(per fortuna c'è chi è masochista abbastanza da passarci accanto...)

il punto è che quando si racconta in francese
le parole prendono vita
e corpo.

sabato 15 gennaio 2011

step number three.

où commence-t-il le Jadis?

c'è una nebbia che non ci si vede, che non se ne va. ma i fantasmi mi rendono felice, oggi - come tutte le volte in cui sono già felice, la nebbia ha un effetto universalizzante, e ora sono in pace anche con il mondo che si estende al di là del mio naso.

forse è il fatto di fermarsi, a proprio agio, nel bel mezzo di un disequilibrio che forse si stabilizza, o oscilla e casca dall'altra parte, e allora è buffo e va tutto bene.
forse è che dovrei cercare di accettare lo spazio, quello in 4 o 5 dimensioni in cui nuotano i pensieri, piuttosto che cercare di neutralizzarlo riempiendolo di cazzate in horror-vacui-style.
forse dovrei capire chi sono, per poter passare al livello 4
(chissà quante vite ho ancora e con che codice si bara).
forse è che la felicità incredula riflessa funziona,
oppure che quello che mi importa è creare un contatto, e poter rimanere
per sempre
tra loro.

mercoledì 5 gennaio 2011

supponiamo per assurdo

supponiamo.
supponiamo per assurdo.
assurdo
assurdo
assurdo
assurdo
teatro dell'
supponiamo.

supponiamo che tutto sia perfetto, che la neve tenga, che ti scivoli via come ombra nel vento e che la tua risata oscuri le stelle.
supponiamo che tu sia felice, perfettamente felice.
che tu preghi in francese dei sconosciuti e che loro ti ascoltino, e che il mondo canti, e ti passi davanti, fuori ma accanto, alberi cristallizzati in altre epoche che conservano il segreto del finito.
supponiamo che ogni minuto ti avvicini a casa, ma senza uscire dal sogno.
supponiamo che il sole splenda ancora, e faccia freddo, anche senza neve.
supponiamo che tu continui a sognare, in quell'euforia stupida in cui ti trascinano i sogni che si avverano senza farti male, senza accorgerti che neanche nei sogni puoi manipolare le anime, attenta, è qui che compare l'assurdo.

sognare non costa nulla
- stai solo vendendo l'anima.

e raimundo benvindo silva sfiorò la rosa bianca con le dita.
lui, lui forse ti somiglia. lui e il suo NON che finì per stravolgere l'assedio di lisbona.