mercoledì 27 gennaio 2010

lo spirituale nell'arte

la profondità la troviamo nel blu. la vocazione del blu alla profondità è così forte, che proprio nelle gradazioni più profonde diviene più intensa ed intima. più il blu è profondo e più richiama l'idea di infinito, suscitando la nostalgia della purezza e del soprannaturale. è il colore del cielo. se è molto scuro dà un'idea di quiete. se precipita nel nero acquista una nota di tristezza struggente. se tende ai toni più chiari diventa invece indifferente e distante. più è chiaro, meno è eloquente, fino a giungere a una quiete silenziosa: il bianco.

6 commenti:

  1. bello, ma è tuo? non mi sembra il tuo modo di scrivere solito

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  2. mio? mi piacerebbe!!
    è kandinskij, un pezzo de "lo spirituale nell'arte" ;)

    (pardon, posso chiedere quale dei miei affezionati anonimi sta parlando?)

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  3. chaire, e grazie dell'onore: mai avrei creduto possibile che il Maestro si abbassasse a prestar orecchio alle mie umili opere!

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  4. se tu avessi letto qualche dialogo del mio preferito discepolo avresti imparato che sono noto per essere un uomo estremamente modesto

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  5. sì, ma il fatto che tu non inizi a scassare le palle da subito cercando di farmi fare figure di merda mi fa sperare di averti fatto un'impressione decente!

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