martedì 16 febbraio 2010

(occupando)

there was a time.
forse, in un altro universo, io ho spostato la mano.
che strano... al terzo giorno di occupazione, tutto quel che mi viene in mente quando prendo in mano una penna è questo.

il sonno moltiplica i dejà-vu.
e rende indolori gli strappi - perchè, in fondo, non ci sono strappi: basta non sbirciare, e i mondi restano abbracciati.

chiudi gli occhi.
regressione all'infanzia, e switch di universo:
tutto ciò che avrei potuto.
sei un simbolo, stupido luminoso confine del mondo,
e non riesco a smettere di fissarti.

7 commenti:

  1. In pratica, hai occupato in una specie di dreamtime aborigeno, dove i dingo e i varani parlavano e prendevano il tè?

    (Alla tua collezione di elementi manca l'apeiron!
    No, aspetta.
    ...Sei tu!)

    P.S. Sai che ho ripreso anch'io il vecchio Monte? :D

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  2. sul monte vedrò di farci un salto...

    no. non era un dreamtime aborigeno, non c'erano varani o dingo, e di sicuro niente tè.
    delle due, un gatto chiuso in una scatola con un atomo radioattivo.
    e le flammantia moenia mundi a chiudere il quadro.
    (non invadete i miei sogni simbolici con vostre immagini: se volete ve li spiego, piuttosto.)

    gli elementi fondamentali sono acqua, luce e vento.
    sono disposta ad ammettere un'intrusione da parte del verde, ma l'apeiron ha già abbastanza posto in altri mondi.

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  3. A volte, a volte...
    penso sia una stupida sovrapposizione di stati - stato seiunodeimieielementi / stato ohnoancoratu
    o più banalmente sono terribilmente gelosa di tutte le altre luci...

    ...abbi pazienza.

    almeno
    ci siamo tenute per mano
    (e in questo universo!)
    ...a me è bastato.

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  4. (noto con piacere che finalmente si riesce a commentare!)

    certo che basta.
    ci siamo tenute per mano in tutti gli universi, non solo in questo: è uno stato che nessuna coscienza riuscirà a far collassare.
    la Luce non può che essere una, unità, Assoluto, Io. o meglio, tu.
    è il vento che è il molteplice, l'altrodame, la natura, il mondo.
    la gelosia.

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  5. Come rimpiango la mia goffaggine in qualsivoglia ermetismo.

    (Aspetta. Aspetta. Vuoi dire che tu... NON sapevi che l'ho riaperto a gennaio?

    ...d'improvviso mi si apre un mondo.)

    P.S. Anonimo, ti prego, se sei chi opino, non parlare di gelosia. E' come uno che mangia la sua torta preferita e crede di non starla mangiando.

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  6. sarà la virtualità a rendermi più franca, sarà l'anonimato (più fittizio che effettivo, ma comunque...)

    io scrivo poco su queste pagine
    e sono gelosa
    perchè mai vorrei intrudere.
    questo è un mondo troppo di carte per respirare troppo forte.

    Neoteros, grazie del tuo intervento. Grazie di avermi regalato un sorriso che a volte rispunta.

    Ma, forse, ormai è tempo di defilarsi anche dal virtuale. Per quanto dispiaccia.

    Per te, invece: sì, riesco a commentare. Ma solo come anonimo. Ha un suo perchè. Au revoir.

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  7. Anonimo, se ti ho dato un sorriso (se hai veramente compreso), sono io che ti ringrazio.

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